Roberta Cipriani nasce a Torino il 16 agosto 1970, leone ascendente bilancia. Lavora come impiegata nel campo delle assicurazioni e fa la sindacalista a tempo pieno ormai da sei anni. Le piace il teatro e ha recitato a livello amatoriale per 8 anni. Le piace leggere, qualunque genere, e tenta di imparare a giocare a tennis… ma l’importante è partecipare. Ha comprato la prima macchina fotografica a pellicola nel 1997 e per parecchio tempo si è divertita a fare fotografia naturalistica di viaggi (una grande passione) e ritratti tassativamente rubati agli amici. Ancora oggi sono entrambi i miei soggetti preferiti. Col tempo, ha dato sempre più valore e significato alle foto e ha sentito la necessità di imparare bene la tecnica e i trucchi… e la luce soprattutto! E’ stata fortunata, a febbraio del 2011 ha cominciato il corso di fotografia base presso ZUM con Alice Massano e Alessandro Vargiu e, da allora, lo scatto si è ritagliato molti spazi nella sua vita. A distanza di un anno ha fatto il corso avanzato, ha partecipato alla realizzazione del progetto della guida turistica “L’altra Torino” e conosciuto il gruppo FO.TO. Con i fantastici ragazzi che ne fanno parte ha condiviso mostre, progetti, ma soprattutto si diverte, impara, cresce.
1) Quando e come ti sei avvicinata alla fotografia?
Per sostituire una passione, quella del teatro, che non riuscivo più a portare avanti. Tramite Erika che conosceva Massimiliano (credo) mi sono iscritta al corso di Alice e Alessandro.
2) Chi è che ti ha ispirata?
Non so. Io, credo. Mi piace fermare gli attimi e riviverli.
3) Qual è il tuo artista preferito?
Salgado Sebastião per l’Africa e Cartier Bresson per Scanno.
4) Qual è la tua ottica preferita?
Non sono ancora abbastanza brava per fare queste valutazioni. A sentimento, mi diverto con il teleobiettivo.
5) Qual è il tuo soggetto preferito?
Il colore. E le foto notturne.
6) Quali effetti ha la fotografia nella tua vita, privata e non?
Terapeutici. Non mi è mai venuto in mente che potrei viverci, ma la vita è così piena di sorprese. Per il momento, mi ha fatto conoscere mondi nuovi. Ti pare poco?
7) Quali sono i tuoi progetti fotografici futuri?
Non ho progetti fotografici. Sono ancora nella fase di studio, ma non mi dispiacerebbe fare un progetto sui ritratti, perché è un soggetto che di solito non fotografo.
8) Dilemma eterno: Nikon o Canon?
Canon. Anche perché ho comprato quella senza aver mai provato Nikon. Quindi rimane un dilemma. Cosa avrei fatto se….? In ogni caso mi piace e non la cambierei.
9) Che consiglio daresti a chi ama fotografare?
Di fotografare in gruppo.
10) Fai un saluto alla rivista.
E’ sempre un piacere vedervi. Alla prossima dunque. Ciao!
Intervista completa: Numero Sedici