Irene Casu
Irene Casu

Irene Casu

Irene Casu, figlia di due operai sardi e sorella maggiore di Stefano, nasce a Torino il 30 dicembre 1980, sotto il segno del Capricorno. Lo zodiaco la descrive quasi esattamente come è: metodica, pessimista, pignola, testarda ma anche affidabile, emotiva, sincera e socievole. Ama la sua famiglia, la sua terra d’origine e i bambini, con i quali ha sempre lavorato, prima ancora di terminare il suo percorso di studi in Sociologia. Tra le altre passioni: l’astrologia, il buon cibo, la lingua inglese e la fotografia, che la attira fin da quando è piccina, facendole spendere quasi tutti i risparmi per far sviluppare decine e decine di rullini! Irene e la sua compatta sono entrate a far parte del gruppo FO.TO. nel novembre del 2010, poi, dopo una brevissima esperienza come modella, Irene ha capito che preferiva stare dall’altra parte dell’obiettivo e ha frequentato il corso base di fotografia digitale Zum inoltrandosi con piacere in questo magico e ancora un po’ misterioso mondo, in compagnia della sua Canon 350D. In ultimo, Irene crede fortemente nell’amicizia ed è felice di poter coltivare e far crescere questo sentimento all’interno del gruppo FO.TO.!


1) Quando e come ti sei avvicinata alla fotografia?

All’età di 5 anni ho ricevuto in regalo dai miei genitori una di quelle macchine fotografiche- giocattolo che premendo il finto pulsante di scatto ti permettevano di vedere, attraverso l’obiettivo, le foto della città di Torino e ci giocavo per ore… In gita alle elementari e alle medie ero l’unica che portava con sé la macchina usa e getta e tutti i compagni volevano essere fotografati. Durante le feste di famiglia mio padre mi affidava la sua preziosa macchina con rullino e non facevo altro che scattare. Crescendo ogni occasione era buona per avere la digitale dietro e da un anno circa, un amico speciale mi ha convinto ad approfondire la conoscenza di quest’arte affascinante!

2) Chi è che ti ha ispirata?

Non c’è un qualcosa o un qualcuno in particolare, mi ispira tutto ciò o chi mi suscita una bella emozione!

3) Qual è il tuo artista preferito?

Può piacermi anche una foto scattata da uno sconosciuto ma se proprio devo pensare a un fotografo che apprezzo, questo è Robert Doisneau!

4) Qual è la tua ottica preferita?

Fino a qualche mese fa dovevo accontentarmi del mio obiettivo da kit 18-55, poi è arrivato inaspettatamente in regalo dai miei amici un teleobiettivo 55-200! Direi che entrambi sono più che sufficienti per tenermi momentaneamente allenata!

5) Qual è il tuo soggetto preferito?

Questa domanda mi mette in crisi perché ancora non lo so di preciso, anche se guardando le mie foto prevalgono quelle scattate ai paesaggi. Ho ancora tempo per capirlo, vero?!

6) Quali effetti ha la fotografia nella tua vita, privata e non?

A volte posso utilizzarla nel mio lavoro e questo mi rende felice perché momenti e persone indimenticabili si imprimono non solo nella mia mente. Nella mia vita privata incide positivamente se le persone con cui trascorro il mio tempo libero amano farsi fotografare o hanno la pazienza di aspettare i miei tempi!

7) Quali sono i tuoi progetti fotografici futuri?

Per il momento continuare a fotografare con passione tutte le volte che mi va di farlo!

8) Dilemma eterno: Nikon o Canon?

Canon, anche se non per scelta!

9) Che consiglio daresti a chi ama fotografare?

Quello che è stato dato a me: scatta ogni volta che qualcosa o qualcuno attira la tua attenzione e cogli gli attimi!

10) Fai un saluto alla rivista.

Grazie per l’ospitalità che mi date attraverso questa intervista!


Intervista completa: Numero Diciassette

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