Giorno 12: Italia, di giorno di penso, di notte ti sogno
Giorno 12: Italia, di giorno di penso, di notte ti sogno

Giorno 12: Italia, di giorno di penso, di notte ti sogno

L’altra sera, ho avuto la fortuna di vedere, per l’ennesima volta, il film Mediterraneo, di Gabriele Salvatores.

Per chi non lo conoscesse è un film italiano del 1991, diretto da Gabriele Salvatores (Premio Oscar come Miglior Film Straniero), con Diego Abatantuono, Claudio Bigagli e Claudio Bisio.

Ambientato durante la II° Guerra Mondiale, nel 1941, narra di un gruppo di soldati italiani mandati in Grecia per controllare e riferire tutti i movimenti del nemico (a quei tempi erano nemici gli Alleati). A causa di una serie di sfortunati eventi vengono tagliati fuori dal conflitto bellico, senza armi e senza radio, convivendo con gli abitanti dell’isola, in cui c’erano solo donne, anziani e bambini. Quando un aereo da ricognizione italiano effettua un atterraggio d’emergenza sull’isola, il gruppo scopre che sono passati tre anni e che in Italia c’è stato l’armistizio dell’8 settembre e che ora i nemici sono i nazisti – celebre questa frase di Abatantuono: “Ma come non sapete niente? C’è stato l’8 Settembre.” “E allora? Tutti gli anni c’è l’8 settembre. Anche il 9, il 10…“. Ansiosi di tornare a casa per essere protagonisti della ricostruzione, vengono recuperati da una nave inglese e riportati in Italia.

Il film è un capolavoro per alcuni aspetti, essendo un film generazionale per tutti quelli che negli anni novanta si ritrovano orfani di un impegno politico in bilico tra utopia e realtà.

Vi voglio dedicare alcuni stralci del film, che penso siano perfetti per incarnare il mio “viaggio” e il momento storico-politico dell’Italia di oggi.

Il film è accompagnato da una citazione di Henri Laborit: “In tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare.“. Inoltre, il film è “Dedicato a tutti quelli che stanno scappando.

Chiudo, regalandovi due monologhi di Diego Abatantuono, su cui vorrei farvi riflettere:

“Una vita è troppo poco. Una vita sola non mi basta. Se conti bene non sono neanche tanti giorni. Troppe cose da fare, troppe idee. Sai che ogni volta che vedo un tramonto mi girano i coglioni? … perché penso che è passato un altro giorno. Dopo mi commuovo, perché penso che sono solo. Un puntino nell’universo. I tramonti mi piacerebbe vederli con mia madre, e con una donna che amo, magari. Invece le notti mi piacerebbe passarle da solo, o con una bella troia, che è meglio che da solo.”

“Non si viveva poi così bene in Italia. Non ci hanno lasciato cambiare niente. E allora… E allora gli ho detto… Avete vinto voi, ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice. Così gli ho detto… e sono venuto qui.”

A tutti quelli che stanno scappando…

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