Scoprire Berlino: parte III (Friedrichshain, Kreuzberg, Treptow, Prenzlauer Berg)
Scoprire Berlino: parte III (Friedrichshain, Kreuzberg, Treptow, Prenzlauer Berg)

Scoprire Berlino: parte III (Friedrichshain, Kreuzberg, Treptow, Prenzlauer Berg)

Dopo aver scoperto le zone centrali orientali di Alexanderplatz e quelle occidentali di Zoologischer Garten, oggi vi porto a scoprire tutto il resto della città. Si, perché nonostante le guide turistiche classiche parlino sempre e solo dei soliti posti, a Berlino c’è molto altro da vedere, fuori dalle guide.

STORIA: La vecchia Berlino corrisponde alle parti centrali dell’odierno quartiere Mitte, con la centrale isola nel fiume Spree e la corrispondente riva orientale. Con un’importante riforma territoriale nel 1861 vennero integrati nella città di Berlino i sobborghi di Wedding, Moabit, Tempelhofer Vorstadt – oggi la parte meridionale di Kreuzberg con l’omonima collina nel Viktoriapark – e Schöneberger Vorstadt, oggi la parte orientale di Schöneberg. Per adeguare le infrastrutture della città e del suo immediato circondario alla rapida crescita della popolazione nel 1862 venne adottato il cosiddetto Piano Hobrecht per progettare ed ottimizzare il traffico, gli acquedotti e le fognature. Attorno alla storica Berlino si erano sviluppati nuovi centri. Nella seconda metà dell’Ottocento si erano formati, oltre ai grandi insediamenti industriali – quartieri di casermoni d’affitto (Mietskaserne) per la crescente popolazione; in alcune zone la densità abitativa superava 100.000 persone al km². La maggior parte di questi quartieri all’inizio del Novecento – per quanto ben collegate alla città – non facevano parte della municipalità berlinese. Anche altre città e villaggi nei dintorni – alcuni dei quali fondati prima della stessa Berlino – erano cresciuti, partecipando al boom economico della capitale, come Spandau, Köpenick, Wilmersdorf. Infine vennero fondati, attorno alla fine del secolo, diversi quartieri residenziali, in particolare a sud-ovest di Berlino – come Nikolassee, Wannsee sull’omonimo lago e Lichterfelde, nota anche per il grande Giardino Botanico aperto nel 1904, ma anche in altre zone attorno alla grande città, come Frohnau a nord; la maggior parte di queste nuove fondazioni erano fin dall’inizio ben collegate con la città – emblematico il caso di Nikolassee, la cui prima “villa” era la stazione ferroviaria, oggi stazione della S-Bahn berlinese. Il movimento a favore di una riforma territoriale dell’area metropolitana dovette lottare contro vari interessi di parte, come quelli delle piccole ma ricche zone a sud di Berlino, che temevano di perdere, con la riforma, i contribuenti benestanti. I due grandi meriti di questo movimento sono condizioni essenziali della vita di Berlino ancora oggi. Al fine di assicurare l’approvvigionamento di acqua per la metropoli e di conservare spazi naturali per la popolazione, l’associazione a favore della Grande Berlino nel 1915 aveva acquistato oltre 10.000 ettari di foreste nei dintorni della città. Con altri successivi acquisti e grazie alla legislazione sostanzialmente invariata dall’epoca, Berlino dispone oggi di oltre 200 km² di foreste sul territorio comunale, delle quali la più grande e nel contempo più centrale è il Grunewald, che trae il suo nome dal Jagdschloss Grunewald, castello di caccia del 1543, e di altri 95 km² fuori dai confini comunali, più di ogni altra metropoli europea. L’altro – e più noto – risultato di questo movimento era la legge entrata in vigore il 1º ottobre del 1920. Il numero degli abitanti risultò raddoppiato, da 1,9 milioni ad oltre 3,8 milioni; la superficie della città passò da 66 km² a 883 km² e corrispondeva, a parte alcune piccole modifiche, a quella odierna. Come già detto, sette furono le città che contribuirono alla formazione della Grande Berlino, tre delle quali precedentemente conosciute: Charlottenburg, Schöneberg e Wilmersdorf. A cui si aggiunsero:

– Neukölln, con i suoi 262.414 abitanti, prevalentemente operai;

– Lichtenberg, città industriale ad est di Berlino, che consegnava 144.986 nuovi berlinesi;

– Spandau, con il suo centro storico, il più antico di Berlino; sita a 13 chilometri a ovest del centro storico di Berlino ha dato 95.373 abitanti e uno degli edifici più antichi della Grande Berlino, la fortezza Zitadelle Spandau;

– Köpenick, la più piccola tra le città, con 32.589 abitanti, anch’essa fondata prima di Berlino.

Con Köpenick entrarono nel nuovo territorio berlinese anche le ampie zone verde nel sud-est, il grande lago Müggelsee con le sue foreste e i parchi – più centrali – Treptower Park e Plänterwald. Tra le numerose altre località integrate – alle quali Berlino deve il soprannome “Città dei cento villaggi” – risulta anche la maggior parte dei quartieri residenziali eleganti, quelli più periferici e anche quelli più vicini come Grunewald ai margini dell’omonima foresta. Il 1º ottobre 1920 Berlino era la seconda città del mondo per superficie – dopo Los Angeles – e la terza per numero di abitanti, dopo Londra e New York. I vecchi ed ormai stretti confini della città – come il ponte Oberbaumbrücke non esistevano più.

Nel quartiere di Friedrichshain, troverete il Volkspark Friedrichshain, fondato come primo parco comunale della città negli anni quaranta dell’Ottocento, il cui nome venne dato nel 1920 anche al quartiere.

Deutsches Technikmuseum

Vicino a Friedrichshain, nel quartiere di Kreuzberg potete visitare il Deutsches Technikmuseum, il museo della scienza e della tecnica fondato nel 1982. Oltre al Museo ebraico (Jüdisches Museum Berlin), il più grande museo ebraico in Europa. In due edifici, uno dei quali è un ampliamento appositamente progettato dall’architetto Daniel Libeskind, una collezione permanente e svariate esposizioni temporanee raccontano due millenni di storia degli ebrei in Germania. Per saperne di più potete leggere qui.

Inoltre, al confine tra i quartieri di Friedrichshain e Kreuzberg, nei pressi dell’Oberbaumbrücke troverete l’East Side Gallery, il maggior tracciato rimasto in posizione originale del muro di Berlino e rappresenta un memoriale internazionale alla libertà. Questa sezione di muro è lunga 1,3 km ed è interamente dipinta con graffiti fatti da diversi artisti, riguardanti il tema della pace o comunque della caduta del muro in seguito alla fine della “guerra fredda”. Il muro posteriore fu dipinto nel 1990, dal 1992 è considerato monumento protetto. Per approfondire questo tema, vi rimando alla pagina dedicata di Wikipedia e alla mia pagina Flickr, dove potete trovare quasi tutte le fotografie dell’East Side Gallery.

Nel quartiere di Treptow potrete visitare molti posti interessanti, iniziando sicuramente dal Treptower Park. Con un’area di 88,2 km², è una delle maggiori aree verdi della parte orientale della città. Il parco si estende fino alle rive del fiume Sprea, su cui si trovano numerosi bar, ristoranti, balere. Al parco appartiene anche una piccola isola, la Insel der Jugend (Isola della gioventù), collegata alla terraferma dal ponte Abteibrücke, un ponte ornamentale costruito nel 1916 da prigionieri di guerra. All’interno del parco è presente anche un osservatorio astronomico, l’Archenhold-Sternwarte, realizzato in occasione dell’Esposizione industriale del 1896. Il Treptower Park fu realizzato fra il 1876 e il 1888 su progetto di Johann Gustav Meyer. Fu pensato come parco pubblico, con al centro alcune attrezzature sportive, fra cui un ippodromo di 250×100 metri. Nel 1896 si svolse nel parco l'”Esposizione industriale berlinese” (Berliner Gewerbeausstellung). Nel 1919 si radunarono al Treptower Park gli operai in sciopero, guidati da Karl Liebknecht, Wilhelm Pieck e Rosa Luxemburg. Dal 1946 al 1949 fu realizzato, all’interno del parco, il grande Memoriale.

Sowjetisches Ehrenmal

L’imponente memoriale ai soldati dell’Armata Rossa (Sowjetisches Ehrenmal), fu costruito su progetto dell’architetto sovietico Yakov Belopolsky. Ospita le tombe di circa 5.000 soldati russi caduti nella battaglia di Berlino nei mesi di Aprile e Maggio del 1945. Il monumento è uno dei tre Memoriali Sovietici costruiti a Berlino dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Gli altri due si trovano nel parco del Tiergarten e nel parco di Schönholzer Heide sito nel quartiere di Pankow. All’ingresso del memoriale è collocata la statua in granito di una donna affranta, che rappresenta la Madre Russia, circondata da statue di soldati. Il mausoleo è sormontato dall’enorme statua di un soldato che salva un bambino e poggia la propria spada su una svastica distrutta. La statua è opera dello scultore sovietico Yevgeny Vuchetich, il prototipo per il soldato era un Eroe dell’Unione Sovietica Nikolai Ivanovič Masalov (in cirrilico: Николай Иванович Масалов) nato in Siberia nell’Oblast’ di Kemerovo. Il basamento della statua contiene una piccola sala, decorata con mosaici, in cui solitamente vengono deposte corone di fiori. Prima del mausoleo vi sono 16 are di pietra, una per ognuna delle repubbliche sovietiche, sulle quali vi sono dei bassorilievi raffiguranti scene militari e delle citazioni di Stalin, da un lato in russo e dall’altro lato in tedesco. Al lato opposto del mausoleo vi è un portale, formato da due bandiere russe stilizzate, ai cui piedi vi sono le statue di due soldati inginocchiati. Nel 2003 la statua del “soldato liberatore” è stata rimossa e trasportata fino all’isola tedesca di Rügen, dove è stata accuratamente restaurata. Il 4 maggio del 2004 è tornata al suo posto all’interno del Memoriale. Assolutamente da vedere, all’interno del parco, lo Spreepark Planterwald. Nato come Kulturpark nel 1969, fu il primo e unico parco di divertimenti della DDR e di Berlino. Chiuso nel 2002, riapre solo per brevi visite guidate ed è un cult tra i fotografi di scenari apocalittici: giostre abbandonate, erba e alberi che hanno ripreso il loro dominio sull’uomo. E’ possibile visitarlo nei weekend e fare un giro sul trenino originale del parco. Per maggiori informazioni vi rimando al sito internet.

Nel quartiere di Prenzlauer Berg, potete visitare il Mauerpark, uno dei molti parchi della città. La decisione di adibire ad area verde l’ex “striscia della morte” del muro di Berlino fu presa subito dopo la riunificazione tedesca. I lavori, condotti su progetto dell’architetto Gustav Lange, terminarono nel 1994. L’area era precedentemente occupata (fino al 1961) da una stazione merci, la Nordgüterbahnhof, che inizialmente fu, col nome di Nordbahnhof (da non confondere con l’altra Nordbahnhof, nuovo nome dato alla Stettiner Bahnhof nel 1950) uno dei terminal ferroviari cittadini. Attualmente il parco è molto frequentato, non solo nei mesi estivi: tutte le domeniche vi si tiene infatti un grande mercato delle pulci oltre al famosissimo karaoke. Nell’area si trova anche la Max-Schmeling-Halle, un palazzetto utilizzato per eveti musicali e sportivi. A fianco del Mauerpark si trova il complesso sportivo Friedrich-Ludwig-Jahn-Sportpark, con un grande stadio. L’area, adibita fino agli inizi del XX° secolo a piazza d’armi, e poi ad uso sportivo, fu ridisegnata nel 1951 nella forma attuale, in occasione dei giochi della gioventù, e dedicata l’anno successivo al pedagogo Friedrich Ludwig Jahn. Comprende uno stadio di 20.000 posti (il secondo della città dopo l’Olympiastadion, e il maggiore di Berlino Est ai tempi della divisione) ed altri impianti minori (campi da tennis e pallavolo). Dal 2006 ospita le partite del Berlin AK 07.

Per chi ha tempo vale la pena spingersi in certi quartieri più periferici, che sono in certi casi molto più antichi del centro, in quanto erano originariamente cittadine o villaggi che sono stati inglobati nella città solo agli inizi del ´900. Fra questi vale la pena citare Spandau e Köpenick.

Chi vuole spostarsi nei luoghi intorno a Berlino, come Potsdam o Königs Wusterhausen, Oranienburg oppure il campo di concentramento di Sachsenhausen (Konzentrationslager Sachsenhausen) può comprare biglietti e abbonamenti che valgono nelle zone ABC o aggiungere un supplemento se si ha già l’abbonamento per le zone AB. In questo caso il biglietto supplemento vale due ore dalla convalida alle macchinette. Buon viaggio!

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[Alcune delle descrizioni architettoniche e la storiografia hanno come fonte Wikipedia; le fotografie sono dell’autore]

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