Stefano Scaramuzzo
Stefano Scaramuzzo

Stefano Scaramuzzo

Stefano Scaramuzzo nasce a Torino il 4 aprile 1985, in una famiglia di origini pugliesi. Fin da piccolo è appassionato di immagini e fumetti. Al liceo Einstein, inizia a studiare Storia dell’Arte e dell’Immagine. Subito le prime foto, grazie anche alla Fujica STX-1N regalatagli da suo padre. Dal 1999 al 2010, lavora come volontario presso l’oratorio salesiano Michele Rua e come educatore presso il Centro Sportivo Italiano. Fonda nel novembre 2010, con un gruppo di amici, il progetto fotografico Fotografando Torino, annesso all’Associazione di Promozione Sociale La Carovana dei Sogni, di cui ne è presidente dall’Aprile 2011.


1) Quando e come ti sei avvicinato alla fotografia?

Sono sempre stato appassionato di fotografia. Ho iniziato da piccolo con quelle piccole macchine fotografiche da turisti, avete presente? Quelle che schiacci il pulsante e ti passano davanti le immagini dei monumenti della città che state visitando. Sono passato alle “usaegetta” e, in seguito, dopo lunghi anni di rullini, finalmente la mia prima digitale, una Nikon Coolpix. Nel 2009, dopo il corso fotografico di Alice e Alessandro la mia prima reflex, una Nikon D60, però porto sempre con me la Fujica a rullini, tanto per ricordarmi da dove ho iniziato.

2) Chi è che ti ha ispirato?

Non saprei. Forse la passione per le immagini è legata alla passione per i fumetti o per la storia dell’arte. Mi sono sempre piaciute le arti visive.

3) Qual è il tuo artista preferito?

Non ne ho uno in particolare, però ho avuto la fortuna di visitare la mostra di Steve McCurry e mi ha entusiasmato per l’uso dei colori. Anche le foto della guerra civile spagnola del 1936 di Robert Capa, mi emozionano sempre.

4) Qual è la tua ottica preferita?

Il 35 mm f 1:8. Crea un bellissimo sfocato e risalta molto i colori naturali.

5) Qual è il tuo soggetto preferito?

Le persone credo. Più che altro i momenti. Mi piace bloccare per sempre i momenti che mi colpiscono quando sono in giro.

6) Quali effetti ha la fotografia nella tua vita, privata e non?

Mi ha insegnato a guardare oltre, a non fermarmi quando voglio una cosa. Se voglio fare una foto, la faccio. Ho notato che ora, qualunque cosa guardo, la giudico dal punto di vista fotografico.

7) Quali sono i tuoi progetti fotografici futuri?

Non essendo un fotografo, non posso definirli tali, ma sto lavorando a 3 progetti: uno sui tatuaggi, uno sul nudo e uno su un album di 365 foto (una al giorno, per un intero anno). Vedremo.

8) Dilemma eterno: Nikon o Canon?

Ho iniziato con Nikon e continuerò con Nikon. Poi c’è quell’accoppiata di colori: giallo- nero. Mi fa impazzire.

9) Che consiglio daresti a chi ama fotografare?

Come hanno già detto nelle interviste precedenti, scattare, scattare sempre. Non avere paura di non essere all’altezza o di non essere bravi fotografi. Se una foto vi colpisce è vostra. Scattate per emozionare voi stessi, non chi vi circonda. Se poi riuscite ad emozionare anche gli altri, allora tanto meglio.

10) Fai un saluto alla rivista.

Faccio i complimenti a tutt@, per come si evolve il gruppo e per le attività sempre frenetiche. Buona luce a tutt@!


Contatti: www.stefamuzzo.it

Intervista completa: Numero Dieci

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