Giorno 3

Tra una lezione e l’altra di tedesco, avevo un po’ di tempo libero e la mia ragazza mi ha proposto di andare in un locale vicino casa, dove si poteva giocare a calciobalilla.

Siamo andati in un locale un po’ cupo, la tana dei tifosi del Werder Brema (io simpatizzante del St. Pauli e dell’Herta, ero un po’ a disagio) ma in fondo molto accogliente. La cameriera era simpatica e gentile, in sottofondo musica punk-rock che mi ricordava alcuni amici lasciati a Torino.

Per riprendermi dal gelo berlinese, anche se, come dicono a Berlino: “Es gibt kein schlechtes Wetter, nur schlechte Kleidung”, cioé non esiste il brutto tempo esistono solo i vestiti sbagliati, non è che faccia molto freddo, prendo un latte macchiato mentre Marie prende una birra piccola (in realtà il bicchiere sfiora quasi il soffitto del locale!).

Tra un sorso e l’altro, vengo sfidato a calciobalilla. Non potevo tirarmi indietro, per onor di patria.

Accendiamo la piccola lampada che illumina il campo di gioco, tiro fuori 1,5 € (tre partite secche) e mi schiero dal lato dei rossi (non posso mica rinunciare alla mia anima politica).

Piccola premessa: come vedrete nella foto sottostante, qui i calciobalilla sono neri e rossi, e assomigliano molto a Super Mario, con berretto. D’altronde io vivo ad Est e qui è rimasto molto del comunismo. Quindi, oltre che un Italia-Germania, era una sfida politica.

Premesso questo, non mi dilungo molto. Vi posso solo dire che la sfida si è conclusa con un secco 3 a 0.

Per l’Italia, ovviamente!

Mentre qui le prime pagine dei quotidiani riportano la tragica notizia dell’affondamento della Costa, rappresentando il volto peggiore del nostro Paese, un individuo irresponsabile e vile, che ha abbandonato alla deriva la nave di cui era responsabile (pratica diffusa nel nostro Amato Paese), ho preso una piccola rivincita.

Non tutti gli Italiani non si assumono le proprie responsabilità. E sono ancora fieri, nonostante tutto, di dire ICH BIN EIN ITALIENER!