Le cose che amo di te
Le cose che amo di te

Le cose che amo di te

Qualche settimana fa vi avevo parlato delle cose che non sopporto di Berlino (qui) e, oggi, vi elenco le cose che amo di questa città.

  • I parchi: Berlino è piena di parchi verdi, aree giochi per bambini e altri destinati ai cani. In ogni quartiere della città, appena spunta un pò di sole, si potranno vedere decine di persone che si sdraiano sui prati, prendono il sole, praticano gli sport più strani (strani solo perché in Italia quasi non esistono), leggono o, semplicemente, si riposano.
  • Il telefono a gettoni: a Berlino esistono ancora le cabine telefoniche e, udite udite, vengono utilizzate. Non solo da nostalgici di tempi passati o da persone anziane ma mi è capitato di vedere molti giovani attaccati a quella cornetta. Che bellezza!
  • I taxi: nei taxi berlinesi ci si può sedere davanti e viaggiare sul sedile anteriore vicino al tassista. Una cosa a cui non siamo abituati in Italia ma che a Berlino è la normalità.
  • Le persone che parlano al telefono a bassa voce nei mezzi pubblici: viaggiando sui mezzi pubblici berlinesi ci si accorgerà del silenzio e della tranquillità che regna. Quando squilla un telefono cellulare, il proprietario risponderà con voce molto bassa, quasi sussurrando, come se si vergognasse di disturbare gli altri.
  • Le piste ciclabili: Berlino, come la maggior parte delle città del nord Europa, è piena di piste ciclabili. Ogni marciapiede, ogni via, ogni strada è attraversata da una pista ciclabile e, inevitabilmente e fortunatamente, verrà utilizzata da decine di ciclisti.
  • Arte e cultura: la città è ricca di cultura. L’Isola dei Musei è uno dei centri culturali più importanti d’Europa e del mondo. La divisione tra est e ovest della città ha contribuito alla creazione di istituzioni parallele: due zoo, due teatri dell’opera, due biblioteche statali e molto altro ancora. Senza contare tutte le gallerie d’arte private e i vari monumenti sparsi per la città.
  • Le case occupate: girando per la città, soprattutto in alcuni quartieri come Friedrichshain, potrete vedere delle case occupate. Qui il movimento dell’occupazione delle case è molto strutturato: interi stabili vengono completamente occupati e dati a persone – solo dopo un colloquio – che non possono permettersi un affitto.
  • L’antinazismo: in città si sente molto la contrapposizione tra simpatizzanti del nazismo e antinazismo. Ci sono spesso manifestazioni di protesta, i negozi di estrema destra vengono “attaccati” fisicamente con tanto di vernice rossa. Sono stato testimone di ragazzi che hanno impedito a due estremisti di destra di entrare in un bar di Prenzlauer Berg.
  • Il ricordo e la testimonianza: la Germania non vuole dimenticare il suo passato. E fa di tutto affinché ciò non avvenga. La città è sparsa di targhe, di piastrelle con il nome di persone uccise, torturate o deportate dal nazismo. Visitare o vivere a Berlino è come essere in un enorme museo a cielo aperto: qui tutto parla, racconta e testimonia ciò che è il passato e quale è il presente. In una città protesa verso il futuro.
[Questo testo non vuole offendere né criticare nessuno. E’ stato scritto secondo il gusto e la sensibilità dell’autore e rappresenta il suo personale punto di vista, che può essere chiaramente condivisibile o meno.]

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