Giorno 365: un anno tedesco
Giorno 365: un anno tedesco

Giorno 365: un anno tedesco

Guardo lo schermo bianco del mio Mac e cerco di trovare le parole da scrivere qui su WordPress, sul mio diario di bordo da Berlino, ma un po’ per la stanchezza, un po’ per i mille pensieri che affollano la mia testa, non riesco a pensare a niente per un anniversario così speciale.

Oggi è il 14 Gennaio 2013, esattamente un anno fa, iniziava il mio viaggio in una nuova città, conosciuta ma nello stesso tempo ancora estranea, ma fortunatamente con la persona giusta affianco a me.

Beh, oggi, ad un anno dall’inizio, posso dire che, tutto sommato, il bilancio è più che positivo. Sono riuscito a integrarmi abbastanza bene con ciò che mi circonda, cibo e clima in primis (ciò che più mi spaventava alla partenza), rapporti personali e lavoro soprattutto. In fondo non si mangia così male come si pensa – certo l’Italia è tutta un’altra cosa – e i cibi tipici non sono niente male (c’è tanto altro oltre a wurstel, patate e crauti!) e ogni pranzo è un ottimo banchetto. Il clima, dopo i primi tremori, ci si abitua e, come dicono i tedeschi, non fa freddo semplicemente basta vestirsi bene.

Il bilancio è questo: in 12 mesi (senza contare le numerose volte che sono tornato in Italia) sono riuscito a raggiungere i seguenti obbiettivi: a) livello A2 di tedesco, anche se poco per essere da 12 mesi in Germania, b) contratto di lavoro di un anno, c) apertura di un conto corrente e di un’assicurazione civile, d) stringere amicizie e conoscenze al di fuori della cerchia di persone della mia fidanzata, e) aprire un blog di esperienze e racconti su Berlino.

Direi che posso essere contento di ciò che è successo fino a ora, tra momenti alti e momenti bassi, tra vacanze in Italia e voglia di restare, ma anche di scappare appena atterrato a Malpensa, persone che non ci sono più e altre che ci saranno per sempre.

Non penso di essere migliore perché sono andato via, ma sicuramente ciò che sto vivendo mi sta riempiendo di esperienze che saranno molto utili nel futuro e che stanno cambiando radicalmente il mio modo di vivere e ragionare nel quotidiano.

Auguro a tutti un 2013 fantastico, che possa portare al nostro Paese la grandezza che si è costruita nel passato e che torni a essere un Paese felice e civile.

Mi mancate tutte e tutti, mi mancano le montagne e il mare, mi manca il 57 che mi porta in centro, mi mancano i portici, le passeggiate lungo il Po, mi manca addirittura Palazzo Nuovo.

Ma qui ci sono facce nuove (che non sostituiranno mai quelle vecchie), ho le colline e i laghi, ho la metro che mi porta ad Alexanderplatz, ci sono i portici di Friedrichstraße, c’è la Sprea e, in fondo, no: Palazzo Nuovo non mi manca.

Un abbraccio circolare…

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